STREETLIFTING TRAINING

Alcuni anni fa il calisthenics ha avuto la sua fase di massima notorietà in Italia ed i parchi di tutta la penisola, si sono riempiti di ragazzi entusiasti di praticare questo sport. L’abilità di sollevare il proprio peso corporeo richiede un mix di forza e stabilità. Per questo motivo chi inizia a praticare questo sport, si vede costretto a fare i conti con il proprio peso corporeo, che se in eccesso, limita di molto la prestazione.

In qualsiasi palestra del mondo, nessun neofita si sognerebbe di caricare un bilanciere con 90 kg e provare a distenderlo su panca o caricare alla lat-machine l’intera colonnina di pesi, ma per una questione puramente evolutiva e fisiologica, chiunque si appende ad una sbarra e prova a tirarsi su, scopre che questo gesto scatena un meccanismo di adattamento e sopravvivenza nell’essere umano, garantendogli dei miglioramenti tangibili in un periodo di tempo molto breve.

Non è raro, infatti, che dei soggetti sedentari e fuori forma, riescano a perdere parecchi kg e ad aumentare la loro forza fisica in pochi mesi, grazie alle progressioni lineari dei programmi messi in atto come propedeutiche per riuscire a svolgere gli esercizi a carico corporeo. Ovviamente negli anni, chi pratica il calisthenics ad alto livello, diviene un atleta a tutti gli effetti. L’adattamento fisico ottenuto attraverso la pratica di questo sport, è simile a quello ottenuto dai ginnasti, quindi spalle e dorsali possenti, bicipiti e tricipiti da culturista ed arti inferiori meno sviluppati.

Quest’ultimo aspetto si verifica per ovvie questioni legate al tipo di gesto tecnico che i calistenici eseguono. Stando appesi ad una sbarra o in equilibrio sulle mani, bisogna sostenere tutto il peso del tronco e degli arti inferiori, che quindi meno pesanti sono, meglio sarà.

Una volta chiariti i concetti legati al calisthenics praticato ai massimi livelli, andrò ad esprimere la mia opinione riguardo la pratica di questo sport in senso più generalista. Visto e considerato che il 99% dei soggetti che si approcciano ad uno sport, di solito lo abbandonano dopo poco tempo, o al massimo si limitano a praticarlo a livelli molto basilari, ho sempre dubitato sul fatto che essere dei puristi del calisthenics abbia un’utilità nei soggetti che vogliono praticare uno sport senza avere fini agonistici importanti. Il calisthenics puro non prevede nessun accessorio supplementare ed il sovraccarico è fornito dal solo peso corporeo. La difficoltà sta nell’eseguire determinate “skills”, che via via divengono sempre più complicate attraverso la ricerca di leve sfavorevoli. Essendo che tali posizioni per il 99% dei soggetti saranno impossibili da raggiungere, inizieranno ad emergere i limiti che un soggetto nella norma incontra praticando questa disciplina. L’unico modo per continuare a progredire è quello di ricorrere ai sollevamenti zavorrati, attraverso l’utilizzo di pesi agganciati ad apposite cinte.

Questo ovviamente allontana chi sceglie questa strada, dalla pratica puristica del calisthenics, avvicinandoli verso una delle ramificazioni di questa disciplina, lo “streetlifting”. Agganciare 20 kg ad una cintura ed eseguire pull ups e dips con schemi di serie e ripetizioni di vario genere, avvicina molto di più questi esercizi a quelli con i bilancieri, che a quelli a corpo libero. A questo punto, usciti fuori dagli schemi, la pratica degli esercizi a corpo libero si trasforma in qualcosa di diverso.

Io ho sempre sostenuto che è inutile non eseguire gli esercizi con i bilancieri, i manubri le panche ed i kettlebells, se poi ci si zavorra e si eseguono trazioni e dips o ci si fa poggiare un disco sulle spalle per eseguire il plank o i piegamenti. L’utilizzo di “accessori” ha trasformato il purissimo calisthenics, dove per allenarsi, competere o semplicemente esibirsi, sono necessari solo l’atleta e le sbarre, in streetlifting o altre appendici.

In questa nuova disciplina si uniscono i sollevamenti a corpo libero, ad esercizi con i bilancieri ed altre tipologie di attrezzi. Le competizioni comprendono sia prove di resistenza, che consistono nell’eseguire il maggior numero di sollevamenti, ma anche di forza assoluta, in cui si solleva il massimo peso possibile per una singola ripetizione.

Un’altra prova importante, che a mio avviso contribuisce a rendere questo sport completo (termine sempre riferito a sport incentrati sul sollevamento di “qualcosa”), è quella che consiste nell’eseguire il maggior numero di squat con 100 kg. Per affrontare al meglio questa specialità, gli atleti devono incrementare sia il loro massimale di squat, che il massimale per 5 e 10 ripetizioni. In questo modo acquisiranno l’abilità di eseguire questo sollevamento con 100 kg per il maggior numero di volte nel migliore dei modi. Questo contribuirà a rendere gli atleti più completi rispetto a quando si eseguivano solo esercizi per la parte superiore del corpo.