“Ognuno di noi possiede un quadro genetico che determina quanta massa muscolare e forza si possono guadagnare.
Molti bodybuilders credono di aver esaurito il proprio potenziale non appena si manifesta un arresto nell’accumulo della massa muscolare magra.
A questo punto alcuni prendono la decisione di assumere farmaci per continuare a progredire.
Ci tengo a precisare che io non sono nessuno per giudicare chi fa questa scelta, anche se non la condivido affatto, ma solo perché una cosa non la faccio io e non la consiglio a nessuno non vuol dire che non debba farla nessuno.
Ognuno è responsabile delle proprie azioni e deve essere pronto ad accettarne le reazioni.
I metodi che descrivo in questo libro sono ottimi per valorizzare il massimo potenziale di sviluppo sia del bodybuilder natural, che di quello aiutato chimicamente, perché il corpo umano risponde agli stimoli, se sono quelli giusti, con una reazione positiva indipendentemente dalla quantità di testosterone in circolo (a patto che la sua produzione naturale sia ottimale e che non ci siano problemi endocrini).
Il massimo potenziale individuale è quindi dettato dalla nostra struttura fisica e può essere sfruttato al massimo sia dal natural che dal dopato, con la differenza che i farmaci garantiscono circa il 25-35% dei guadagni in più sia in termini di massa che di forza, quindi, volendo fare un esempio, a parità di potenziale un bodybuilder natural può arrivare a 90-95 kg mentre un body builder che assume farmaci può arrivare a pesarne 115-125 kg.
Questo avviene perché i farmaci consentono di assimilare una quantità maggiore di macro-nutrienti ed utilizzarli in maniera più efficiente per l’anabolismo”.
QUANTO CONTA LA GENETICA?
Questo estratto fa parte del mio libro.
Anche se adesso riscriverei tutto in maniera diversa, non cambierei comunque il significato, perché a distanza di anni sono comunque rimasto della mia idea.
C’è un livello che ognuno di noi può raggiungere. Quanti Mister Olympia ci sono stati nella storia?
Solo 14! Questo significa che tutto il resto dei partecipanti possedevano solo alcuni dei requisiti necessari per vincere le edizioni a cui hanno partecipato.
Ma il bodybuilding non è fatto di M. Olympia.
Tutto quello che ruota attorno al panorama del fitness consente ai vincitori del M.O. e a pochi altri di diventare ricchi con il bodybuilding.
Tutti gli altri appassionati, agonisti e non, meritano comunque di raggiungere il massimo livello a cui possono ambire realisticamente.
Questo livello alle volte, è molto distante da ciò che ottengono in realtà. Le cause sono ovviamente da ricercare nell’allenamento e nella dieta.
Nel mio libro ho cercato di descrivere i metodi di allenamento che reputo più adatti a sviluppare massa muscolare e come applicarli sul campo in maniera strategica.
Un’altra lettura che consiglio a tutti, è il libro “Il segreto della crescita muscolare” del mio amico Massimo Storto.
E’ SOLO MERITO DEL DOPING?
I farmaci, che comunque sono presenti nel bodybuilding ad ogni livello, ahimè anche in competizioni natural, per molti sono la giustificazione per i loro mancati risultati.
Quando non vengono assunti, si tende a pensare che chi è meglio, lo è perché li assume.
Se invece se ne fa uso, si tende a pensare che chi è meglio, lo è perché ne usa di più.
Un circolo vizioso di pensieri che non conduce da nessuna parte!
Come ho scritto sopra, in realtà i farmaci danno modo allo stesso atleta, di avere più guadagni sia in termini di forza che di massa e definizione a parità di impegno e qualità di allenamento ed alimentazione!
Un ottimo natural può quindi risultare migliore di un pessimo dopato.
Ci sono soggetti che nonostante l’utilizzo di farmaci, non riescono a superare il rapporto altezza/peso e non mi riferisco agli altezza/peso professionisti (a cui comunque in base all’altezza che hanno è consentito anche qualche chilogrammo di tolleranza) che per rientrare in categoria perdono volutamente chili e chili nonostante possiedano già livelli estremi di definizione anche pesando 6 o 7 kg in più.
Piuttosto mi riferisco ai bodybuilders che presentano anno dopo anno, gara dopo gara, sempre le stesse carenze in molti gruppi muscolari e che si presentano sul palco vuoti, privi di volume,disarmonici e sproporzionati, praticamente come se avessero raggiunto quella condizione da natural.
Lo stesso discorso può essere fatto per i natural, che non riescono a raggiungere almeno un livello altezza/ peso con una percentuale di grasso inferiore al 10%.
LA GENETICA LIMITA MOLTO MENO DI QUANTO SI POSSA PENSARE
Il problema in questo caso non sta nella genetica, perché molti di questi atleti probabilmente non hanno sviluppato nemmeno il 50% del loro reale potenziale.
Certo se l’obiettivo è rientrare tra i primi 10 all’Arnold Classc la genetica è indispensabile, ma per arrivare ad un livello di altezza/peso più 5 kg all’8% da natural, o ad un livello altezza/peso più 10 kg al 4% da doped, di certo non è necessaria una genetica fuori dal comune.
La soluzione è quindi affidarsi ad una programmazione efficace, in grado di garantire aumenti costanti di forza su carichi che vanno dal 70% al 90%, con cui eseguire un numero di ripetizioni adeguato per ogni percentuale.
Un allenamento che consente all’atleta di migliorare le lacune tecniche in molti dei sollevamenti che esegue, perché se non si migliora le lacune ci devono essere per forza.
Un allenamento che abbia la frequenza ottimale e che sia proporzionato per quantità di lavoro specifico in base alle necessità soggettive.
Anche la dieta deve risultare più efficiente, proporzionando al meglio i macro-nutrienti in modo da stimolare l’anabolismo a livello muscolare, senza incrementare la lipogenesi, anzi, riuscendo allo stesso tempo a stimolare la lipolisi qualora c’è ne fosse l’esigenza.
"IL MEGACICLO
Il PowerBodybuilding in Sicilia”
di Nino Scilipoti.
In questo manuale vengono espresse in maniera semplice e comprensibile, numerose tecniche e metodologie di allenamento adatte per lo sviluppo della massa e della forza muscolare.